eh già… il mio diciassettesimo secondo compleanno che mi piace condividere, perché è giusto così e per gratitudine.
Perché il 12 luglio del 2003 non era per niente scontato che uscissi viva dalla sala operatoria, non era scontato che oggi fossi ancora qui a parlarne e a dire GRAZIE.
Nel film In nome del Papa Re di fronte alla morte di un giovane ribelle c’è una frase “Però mori’ a vent’anni fa incazzà…”. Il mio donatore per il trapianto di fegato, dovuto a un’epatite fulminante da farmaco, aveva vent’anni , non lo conosco né ho mai conosciuto la sua famiglia ma posso immaginare che diciassette anni fa qualcuno della sua famiglia, dei suoi amici abbia provato, pensato o detto qualcosa di simile.
In questi anni ho sempre pensato che avevo il diritto e soprattutto il dovere di onorare quella parte di lui che mi ha regalato e che mi ha dato la mia “seconda vita”. E quindi dovevo volevo e potevo combinare qualcosa di buono… 
E la gratitudine non è solo per il sono di diciassette anni fa ma anche perché questo senso di dover e voler onorare quella parte di lui che vive in me mi ha aiutato a rialzarmi in tanti momenti di down, di difficoltà , in cui mi sentivo un po’ persa. Mi ha aiutato a dare un senso alle cose quando mi sembrava non lo avessero. E continua ad aiutarmi.
Quindi SUPER GRAZIE sempre al mio donatore, ai miei figli, ai miei medici, alla mia famiglia e a tutte le persone che in qualche modo hanno fatto parte del mio viaggio fino a qui.
Emanuela
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