“Avere o essere? Questo è il problema. Chissà se Amleto, ai giorni nostri, si sarebbe posto anche questo dubbio!”

Può sembrare curioso unire il celebre interrogativo amletico a quello frommiano, eppure questo accostamento ha molto a che fare con il Coaching.

Per me la risposta è preziosa quanto la domanda stessa, perché racchiude il motivo per cui faccio quello che faccio e la ragione per cui continuo a farlo con così tanta passione.

In altre occasioni ti ho già parlato dei Livelli Logici, un modello sviluppato da Robert Dilts a partire dagli studi dell’antropologo Gregory Bateson, e di come il ruolo di un Coach cambi in base al livello su cui si interviene.

In sintesi, i livelli logici sono le diverse “altezze” a cui possiamo vivere esperienze, affrontare sfide e gestire cambiamenti. Ogni situazione può essere letta su più piani. Lo stesso Einstein ne era consapevole, come dimostra la sua celebre frase: “Nessun problema può essere risolto sul livello che lo ha generato.”

Secondo Dilts, i livelli bassi sono:

  • Capacità
  • Comportamento
  • Ambiente

Mentre i livelli alti sono:

  • Spirito/Scopo
  • Identità
  • Convinzioni/Valori

La scala, dal basso verso l’alto, è questa:

6. Spirito

5. Identità

4. Convinzioni/Valori

3. Capacità

2. Comportamento

  1. Ambiente

Ecco il significato di ciascun livello:

  • Ambiente → il contesto, risponde a Dove? e Quando?
  • Comportamento → le azioni, risponde a Cosa?
  • Capacità → le competenze e il “come”, risponde a Come?
  • Convinzioni/Valori → ciò che ti motiva, risponde a Perché?
  • Identità → chi sei (o credi di essere), risponde a Chi?
  • Spirito → il sistema più ampio a cui appartieni, risponde a Per chi? o Per cos’altro?

Forse ora ti stai chiedendo: “Sì, ma cosa c’entrano con me?”

Facciamo un esempio pratico con i primi 5 livelli:

Tuo figlio prende un brutto voto in matematica. Il motivo può essere…

  • Ha fatto tardi la sera prima e si è presentato stanco → Ambiente
  • Non ha studiato → Comportamento
  • Non ha compreso l’argomento → Capacità
  • Pensa che l’insegnante ce l’abbia con lui → Convinzioni
  • Crede di essere stupido → Identità

Ecco perché conoscere i livelli logici può rivelarsi utile.

Ora, perché parlo spesso di questo tema, anche qui dove ho unito Amleto e Fromm con il loro “Avere o essere”?

“Perché nella mia vita ho sperimentato la potenza del coaching, la capacità di generare trasformazioni, lavorando sui livelli alti: l’essere appunto.”

Per me, scoprire davvero chi ero e dare voce a quella parte che avevo messo da parte per seguire abitudini e scelte non completamente mie, è stato un passaggio fondamentale. Solo così ho potuto fare ciò che desideravo e ottenere ciò che volevo.

Nella filosofia orientale, la sequenza Essere – Fare – Avere è la normalità. Noi, in Occidente, spesso pensiamo l’opposto: crediamo che sia l’Avere a permetterci di Fare, e che il Fare definisca il nostro Essere.

Ti lascio quindi con la stessa domanda che Jim Rohn, formatore e imprenditore americano, poneva:

Che tipo di persona devi diventare per ottenere quello che vuoi ottenere?

Emanuela Mazza
Fondatrice e Direttore Didattico di Academia